
La pianta dello zafferano si adatta bene ai climi mediterranei, mediamente piovosi in inverno ma secchi in estate e non ama il terreno umido e pesante. Non è semplice da coltivare in quanto si tratta di una pianta delicata che va raccolta manualmente per non rovinarne i preziosi pistilli da utilizzare in cucina e si raccoglie solamente per un mese all’anno, solitamente ad ottobre.
Nonostante il legame fra lo zafferano e la Lombardia ed anche il clima adatto a questa coltivazione, la spezia non è stata coltivata in questo territorio per molto tempo, ma diversi nuovi produttori sono finalmente scesi in campo per rilanciare un prodotto così prezioso e diverso da tutti gli altri. Le nuove coltivazioni di zafferano valorizzano la biodiversità dell’ambiente della regione e offrono una gestione sostenibile dei terreni, oltre a creare una buona opportunità di sviluppo ai più volenterosi e appassionati.
Tra le aziende che hanno intrapreso questo percorso e iniziano oramai ad affermarsi ricordiamo l’Azienda Agricola Collina D’Oro con il suo Zafferano a Como, ma anche Zafferano Padano, azienda familiare nata nel 2010 che produce zafferano di alta qualità e commercializza solo stimmi interi senza usare diserbanti. Da segnalare sicuramente Zaffiorano, il nome dello zafferano di prima categoria prodotto a Concorezzo e coltivato con cura e dedizione. Citiamo anche Zafferanami, nel parco del Grugnotorto che parte da una passione familiare per l’orto fino ad arrivare alle nostre tavole con i deliziosi stimmi viola dal sapore insuperabile.
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