Nel cuore delle Alpi, al confine con la Svizzera, terra di cultura e tradizioni antiche, la Valtelllina è una lunga valle il cui territorio si distingue per via del suo sviluppo parallelo al crinale alpino e per la presenza di due fiumi, ovvero l’Adda e il Mera. Il primo, scorrendo da nord ad est, taglia tutta la valle e ne evidenzia il suo particolare orientamento. il Mera che prosegue da nord a sud dà invece la forma alla Valchiavenna.
I confini della Valtellina sono segnati dalle catene montuose della Retica e della Orobica, la prima separa la Valtellina dalla Svizzera e ha varie vette di importante impatto naturalistico, la seconda è formata da varie montagne in successione per cinquanta chilometri, per poi dividersi in varie vallate laterali.

mappa valtellina

mappa presa da  www.valtellina.it

Questa regione alpina ha anche una eccellente tradizione culinaria, infatti ha vari piatti tipici che chi va in visita in questo luogo dovrebbe assaggiare, come i pizzocheri, la bresaola, gli sciatt, i taroz, il formaggio Casera e quello Bitto. Qui di seguito una breve descrizione di ogni piatto:

I Pizzoccheri
Nasce come piatto umile, ma nonostante ciò bisogna non fidarsi delle imitazioni poiché l’originale ha un gusto che non deriva solo da come sono fatti, ma sopratutto dalla qualità degli ingredienti. Questa pietanza è un piatto rustico che ha bisogno di farina di grano saraceno, verze e burro di malga, i quali sono ingredienti ottimali per fare dei pizzocheri che sorprendano le papille di chi li mangia. Come pietanza può essere preparata e servita in qualunque stagione, per prepararli bisognerà creare e lavorare la pasta in modo che formi sorta di tagliatella, ma più succinta, formata da farina di tipo zero, acqua e farina di grano saraceno. Per avere la possibilità di gustare appieno il sapore di questo piatto tipico bisogna stare attenti alla ricetta tradizionale per avere il risultato migliore.

La Bresaola
Un altro cibo caratteristico della Valtellina è la bresaola, un antipasto che è quasi sempre presente nelle tavole. Questa pietanza valtellinese ha il marchio certificato IGP, in più ogni forma di bresaola della Valtellina si contraddistingue grazie al suo colore rosso conforme, con il bordo scuro dove è presente il grasso e una sottile venatura bianca nelle parti in cui è presente la parte grassa, ha una concretezza soda e elastica, con un ottimo aroma, un gusto leggermente salato, ma piacevole.

Gli Sciatt
Ecco un altro piatto tipico valtellinese, ovvero gli sciatt, i quali consistono in delle frittelline croccanti di forma rotonda, con al loro interno un ripieno di uno dei formaggi migliori della Valtellina ovvero il formaggio Casera, anche questo piatto ha come base la farina di grano saraceno. In dialetto valtellinese ha un significato particolare per il nome di questo piatto ovvero “rospo”, questo perché hanno una forma anomala e rigonfia, come i rospi appunto. Questo piatto viene arricchito attraverso l’aggiunta di bicchierino di liquore a scelta tra grappa o acquavite che però viene alleviato attraverso la birra o dell’acqua frizzante, sono un piatto relativamente facile se si segue per bene la ricetta.

I Taroz
Questo piatto è un altra specialità valtellinese ed è formato da ingredienti anche abbastanza semplici da reperire che sono fagiolini, formaggio, burro e patate, che possono anche essere trovati in casa poiché di avanza da una giornata precedente. La sua nascita è di origine povera, infatti proviene da famiglie di contadini, poiché sono tutti ingredienti facilmente coltivabili nei loro terreni. Il nome Taroz ha il significato di miscuglio nel dialetto Valtellinese questo perché nella sua preparazione gli ingredienti vengono tutti messi insieme, proprio per questo prima non c’era nelle trattorie e nei ristoranti, ma ora è facilmente reperibile in entrambi i luoghi e vengono serviti come antipasti, ma è meglio non esagerare nel mangiarli poiché sono molto energetici e calorici.

Il Formaggio di Casera
Questo prodotto è un formaggio della tipologia semigrassa, che può avere sia una lunga e una media stagionatura, in più può essere a pasta dura o semidura. Proviene dalla valle di Casera, da cui prende il nome infatti, nella provincia di Sondrio, il latte utilizzato nella sua preparazione è parzialmente scremato e inoltre viene prodotta seguendo la tecnica classica dei formaggi alpini, ha una stagionatura di minimo settanta giorni, per poi essere marchiato con il fuoco. In base alla sua stagionatura il suo aroma e il suo odore avranno un intensità media o più concentrata.

Il Formaggio Bitto
Questo è uno dei più famosi dei vari formaggi marchiati DOP della Valtellina, con un sapore molto aromatico e peculiare, è prodotto solamente in alpeggio e nella stagione estiva, per via della tradizione secolare.
Come formaggio, il Bitto, si evidenzia subito durante la sua stagionatura dagli altri formaggi grazie al suo particolare gusto aromatico e dolce, che può aumentare se viene messo del latte di capra. La stagionatura lenta permette al gusto di aumentare e di rendersi più vivace e forte.
Il Bitto viene considerato un formaggio adatto alla meditazione per via della sua pasta friabile rende piacevole la masticazione, lascia un retrogusto forte di frutta secca, burro, fieno e fiori secchi. La tradizione valtellinese vuole che per assaporare appieno questo formaggio bisogna portarlo a temperatura per poi mangiarlo con attenzione e dargli modo di rilasciare il suo sapore nella propria bocca.