La lista delle chiese sorte in Milano e Lombardia dopo l’editto di Costantino sarebbe troppo lunga per essere esaustiva.
Tuttavia non si possono non menzionare le quattro basiliche, dette Ambrosiane perché volute e fatte costruire da S. Ambrogio ai quattro angoli della città fuori dalle mura romane e sopra aree cimiteriali.
1) “Basilica Martirum”, oggi Sant’Ambrogio, consacrata nel 386 e completamente rifatta nei secoli successivi è un bellissimo esemplare di architettura romanica, però con l’aspetto insolito di avere due campanili, uno dei Monaci Benedettini (IX sec.), l’altro, più tardo (1128 dC) dei Canonici. Perchè?
Perchè per le solite beghe di famiglia ambedue volevano avere il diritto di suonare le loro campane.
Da non perdere in S. Ambrogio, oltre all’altare d’oro di Volvinio, il Sacello di S. Vittore in Ciel d’oro, che risale proprio al IV sec. con un mosaico di V sec. che rappresenta S. Ambrogio (e altri Santi).
2) “Basilica Apostolorum”, oggi San Nazaro in corso di Porta Romana, consacrata nel 386 ma oggetto di numerosi rifacimenti e aggiunte.
3) “Basilica Virginum”, oggi San Simpliciano, terminata appunto da San Simpliciano, successore di Ambrogio tra il 397 e il 401: è stata oggetto di numerosi restauri i più recenti dei quali hanno riportato alla luce parte delle strutture paleocristiane, restituendo alla chiesa i caratteri romanici dovuti alle modifiche di XI-XII sec. e l’originale luminosità dell’interno che va segnalata.
4) “Basilica Prophetarum” (poi S. Dionigi) demolita così bene nel 1783 (per far posto ai giardini pubblici) che non ne è rimasta aluna traccia.
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