Il Neolitico, così detto perchè si diffonde un nuovo modo di lavorare la pietra, per abrasione e levigatura, non costituisce solo un cambiamento nella tecnica: si tratta di una vera e propria rivoluzione culturale, con l’introduzione della agricoltura, della ceramica , di forme stanziali di vita e la diffusione di scambi commerciali anche a lunga distanza e via mare. Per esempio l’ossidiana, usata per gli strumenti litici convenzionali (scheggiati) proveniva dall’isola di Lipari, poi da Monte Arci in sardegna.
La coltura di cereali come orzo e frumento è ben documentata, per esempio da frammenti fossili come quelli esposti al Museo Giovio di Como.
Altrettanto nota risulta la tecnica della panificazione: resti di pane sono conservati presso il Museo di Cavriana (prov. Mantova).
Meritevole di una visita è il villaggio palafitticolo dell’Isolino Virginia, sul lago di Varese, località Biandronno. Il sito, con percorso espositivo all’aperto e piccolo museo (i reperti sono prevalentemente conservati al Museo archeologico di Varese) costituisce il più antico e duraturo insediamento palafitticolo dell’arco alpino (dal 5000 al 2000 a.C.)
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