Nella zona della media Valtellina e più precisamente nel Comune di Teglio, si possono gustare i magnifici Pizzoccheri.
E’ una pasta piatta lunga circa 7 cm, alta 2 o 3 mm e larga 1 cm.
E’ simile alle comuni tagliatelle ma il formato standard li rende riconoscibili sia per il taglio che per il tipo di farina usata.
La caratteristica principale e’ il loro colore grigiastro dato dall’impasto fatto per 2/3 di farina di grano saraceno e per 1/3 di farina di frumento.
E’ il piatto valtellinese più conosciuto e caratteristico, apprezzato soprattutto nei periodi invernali quando dei bei pizzoccheri fumanti conditi alla perfezione con burro, aglio, formaggio casera, verza e pepe non possono che allietare e rifocillare sciatori o scalatori della zona e turisti curiosi.
Le sue origini risalgono intorno al 1550. Da lì in poi ci sono state molte testimonianze della presenza dei pizzoccheri in molti scritti storici che già li definivano come pasta fatta a mano condita con aglio burro e formaggio.
Da allora la ricetta originale ha subìto dei cambiamenti, fino ad arrivare ad oggi dove molti chef stellati l’hanno personalizzata aggiungendo in certi casi tartufo per impreziosire il piatto o funghi porcini.
Nelle nostre case lombarde rimane sempre e comunque la ricetta tradizionale.
Proprio nel comune di Teglio esiste un’ “Accademia Dei Pizzoccheri” che organizza per i soci delle riunioni per confrontarsi sull’argomento.
Le riunioni si tengono, di volta in volta, nei diversi ristoranti associati dove si può dissertare della nostra cara pasta “grigia”, accompagnando “le chiacchiere” a fumanti pizzoccheri.
Se non avete mai gustato questo piatto vi consiglio vivamente di “regalarvi” un week-end per provare questa esperienza culinaria di grande valore accompagnando la degustazione dei pizzoccheri a quella dei prodotti tipici e autoctoni del luogo.
Di seguito trovate il link per la ricetta originale dei Pizzoccheri della Valtellina.
Ricetta Pizzoccheri della Valtellina
Michele Baronchelli
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