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La Terra Trema 2022 si svolgerà a Milano nello spazio pubblico autogestito Leoncavallo i giorni 25, 26  e 27 novembre e viene organizzato dall’associazione culturale Folletto25603 di Abbiategrasso.

Il programma si articola fra presentazioni/degustazioni slow di prodotti tipici italiani dei tanti artigiani alimentari che presenzieranno e dibattiti su tematiche sociali e relazionali legate alla filiera del cibo.

Citiamo di seguito u estratto del manifesto:

“Pandemia, guerre a seguire, politiche perverse, hanno portato alimento alla peggiore espressione del capitalismo finanziario e cibernetico marcando ancora di più differenze e posizioni: più povertà, più divisioni, più individualismo, più speculazione, più devastazione.
Neanche innanzi alle chiare cause di queste mille catastrofi si è fatto un passo indietro sui modi e sui rapporti di produzione. Si continua a oleare un meccanismo contorto e aberrante. Nella sopraffazione degli uni sugli altri, del cane mangia cane. 

Non abbiamo mai considerato scontato costruire LTT, men che meno in questa nuova era.  
Milano è una città che sbrana, sussume, rivende. Emblema di questo insano mercimonio, è riuscita a mercificare ogni cosa: visioni, riti conviviali, solidarietà, quartieri, questioni sociali, relazioni, cultura, uso di strade e piazze. I vini, i cibi, le agricolture, l’indotto che ne consegue, sono spesso funzionali a tutto questo.
Venirne a capo non è facile.  
Auspichiamo che LTT sia una possibilità di confronto e scambio, lontana da immaginari contadini intangibili, scanditi dai likes sulle stories quotidiane e da narrazioni gastronomiche appiattite e gonfiate dalle tendenze del momento.
LTT sia, come è stata, occasione di confronto e conflitto.  

Riconduciamo al mondo reale.  

Il clima è un caos in forma di tempesta. È stato reso ordigno che guasta i piani, stravolge, sommerge, devasta. È uno sforzo grande, chiamare il vortice con l’augurio di fronteggiarlo.  
Serve dar vita a reazioni critiche e attive, collettive, corali, riottose. Saranno le relazioni nel reale, i legami, le azioni di protesta, i no decisi, decisivi. Serve lavorare per i luoghi di tutti e tutte, per le comunità diffuse, non per gli interessi e le attività dei singoli. 

Stiamo lavorando per costruire una parte dei presupposti a tutto questo. Lo facciamo chiamando a raccolta vecchi amici e vecchie amiche, persone con cui si è già percorsa molta strada insieme. 
Ci saranno nuovi compagni e nuove compagne di viaggio e nuove occasioni per la meraviglia. 
Con l’augurio e il piacere di ritrovarci insieme ancora una volta. “

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