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Chiavenna sorse su una grande frana, staccatasi in epoca remotissima dal versante sud. I massi fermatisi sul pendio e sul piano diedero origine ai crotti, cavità naturali nelle quali soffia una corrente d’aria a temperatura costante (“sorei”), intorno agli 8°C. Queste cavità, da non confondersi con le normali cantine, sono ottime per la conservazione e la manutenzione del vino e di altri prodotti gastronomici tipici.
Una giornata alla Sagra dei Crotti è un’occasione ideale per trascorrere ore liete in allegra compagnia tra musica mercatini e per degustare le prelibatezze della zona. La carta vincente della Sagra è la combinazione di piatti gustosi, cordialità e prezzi modici. Essa ha luogo nella località Pratogiano, situata all’estremo lato orientale del borgo, ai limiti della zona urbanizzata, tra il complesso di San Lorenzo e la montagna.
La manifestazione si svolge durante i primi due weekend di settembre è stata voluta per valorizzare, far conoscere e tramandare la tradizione del crotto. In questa occasione anche molti crotti privati vengono aperti e gestiti da consorzi, associazioni sportive e di volontariato finanziando così con i proventi le loro attività; alcuni sono inseriti nei percorsi enogastronomici “andèm a cròt” iniziativa che si ispira al percorso del gusto delle città slow, mentre altri possono essere frequentati come normali ristoranti che offrono menù tipici locali. Il motto di questa importante manifestazione che attira numerosi turisti è: “ Si vende vino buono e si tiene scola de umanità” (frase scritta del 1781 ritrovata nel crotto Giovanantoni a San Giovanni in Chiavenna).
La sagra non è solo Sòrel, vino e bresaola, è tutto questo e altro ancora! È gente riunita insieme per bere, mangiare, cantare e divertirsi riscoprendo e tramandando la cultura locale del crotto.

Domenica 6, venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 settembre

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