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La storia del Girarrosto parte da molto lontano precisamente da Ponte Buggianese dove Cesarina Mungai nasce il 16 Giugno 1909 in una famiglia di contadini e, insieme ai nove fratelli trascorre l’infanzia a lavorare in un podere dove si coltiva granturco. La prima esperienza in cucina è nel 1926 a soli 16 anni presso la sorella Bice che aveva rilevato un vecchio trani in via San Pietro all’Orto. Dopo avere lavorato duramente, sotto la guida della sorella, nel 1936 la Cesarina capisce che è il momento di provare a mettersi in gioco e apre, insieme al marito, Costante Francesco Michi, in via Durini un ristorante purtroppo andato distrutto durante i drammatici bombardamenti del 1943.
E’ in questo frangente però che la Cesarina e il marito rivelano un’immensa forza d’animo e una dose di coraggio davvero fuori dal comune, infatti, nel medesimo anno decidono di aprire un altro locale in Corso Venezia chiamandolo curiosamente “Girarrosto”, in omaggio al marito, soprannominato “Gira” dagli amici per via della sua passione per il grande campione del ciclismo Girardengo.
I due propongono una cucina semplice ma ricca di sapori caratterizzata da ricette di famiglia tramandate da diverse generazioni: ribollita, stracotto, pasta e fagioli e castagnaccio. Accudito come l’ottavo figlio di Francesco e Cesarina, il Girarrosto diventa nel giro di pochissimi anni un ritrovo fisso della Milano “bene” e della gente conosciuta: sportivi, cantanti, attori, giornalisti, stilisti, pittori ed ogni genere di celebrità.
Purtroppo nel 1963, Cesarina rimane prematuramente vedova e successivamente cominciano a lavorare nel ristorante di famiglia i suoi sette figli: Marcella, Miranda, Marcello, Maurizio, Simona, Beatrice e Riccardo.
Ecco consolidarsi allora la celebre lista del ristorante che vede tra gli antipasti le gustose polpettine oppure i crostini di fegato e milza alla toscana che diventeranno uno dei marchi di fabbrica del locale. Tra i primi vengono serviti profumati risotti ai funghi porcini, zuppa di cavolo nero, tortelloni di ricotta e le penne strascicate, spadellate con grande energia dalla stessa Cesarina e dal figlio Riccardo. Anche le pietanze continuano ad attingere dalla tradizione Toscana, infatti, tra i secondi si propone ancora uno strepitoso stracotto, il rognoncino trifolato oppure cervella e funghi fritti. Grazie all’inventiva dei figli e all’inserimento dello chef Mario Cassina non mancano poi tra le proposte anche i piatti classici della cucina milanese come l’osso buco con risotto allo zafferano (servito ancora adesso, come antica consuetudine, ogni mercoledì durante tutta la stagione invernale), le costolette di capretto e filetti con funghi trifolati.
Oggi, a proseguire il lavoro di Cesarina scomparsa nel 1993 e a tenere alto il suo insegnamento continuano le quattro donne della famiglia.
I fratelli invece hanno scelto di intraprendere nuove avventure nel mondo della ristorazione. Riccardo, dopo essere diventato un acclamato chef internazionale e avere portato al successo svariati ristoranti negli Stati Uniti, ha deciso di mettersi in proprio aprendo un locale a Chicago (www.riccardotrattoria.com) dove lavora insieme al fratello Maurizio. Marcello invece, ha aperto a Milano un ristorante veramente unico nel suo genere: “La Cotoletteria” (www.lacotoletteria.com). Nel corso del tempo infine le quattro sorelle Michi, con il nipote Massimo, sono state in grado di mantenere intatto il livello eccellente del ristorante, restando fedeli alla cucina autentica della mamma fatta di piatti semplici e cibi genuini, aiutate oggi dalla presenza di nuovi chef: Mimmo ElSayed, Totò Cannata e Ivan Corini, tutti cresciuti sotto l’ala della Cesarina.

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