Paesaggio del moscato di Scanzo

Il Moscato di Scanzo DOCg è un vino passito con secoli di storia alle spalle: le testimonianze raccontano di questo vino fin dal 1347, ma l’area di produzione è nota da ancora prima, ovvero dalle contese fra Guelfi (schierati a Scanzo) e Ghibellini (contendenti di Rosciate) che risalgono al periodo del Sacro Romano Impero; stiamo parlando del XII secolo e dell’ Impero di Federico II.
Testimonianze e fatti storici più recenti hanno infine fatto sì che questo prezioso passito da meditazione venisse conosciuto in tutto il mondo; una circostanza in particolare ne determinò il successo: quando Giacomo Quarenghi, Architetto e pittore neoclassico del ‘700 italiano, lo portò in dono a Caterina II di Russia quando nel 1780 chiamò a corte Quarenghi come nuovo architetto.
In quegli anni questo nettare di Origine Controllata e Garantita, arrivò in cima alla classifica dei vini più quotati in borsa.

Moscato di Scanzo DOCg

Il Moscato di Scanzo è un vino dal carattere davvero particolare ed  unico, dal momento che è l’unico moscato a bacca rossa esistenteal mondo; è talmente raro che è stato anche lanciato un progetto per studiarne il DNA. È un vino unico che proveniente da una zona geografica circoscritta, ovvero come dice il nome, questo vino proviene dal territorio del comune bergamasco di Scanzorosciate, ed in particolare dalle zone  collinari.
Ad accrescere l’unicità e il pregio di questo vino è l’utilizzo esclusivo di uve provenienti dall’omonimo vitigno autoctono “Moscato di Scanzo”, e attualmente è l’unico fra tutti i vini prodotti nella bergamasca a potersi fregiare della Denominazione di Origine Controllata e Garantita.

CARATTERISTICHE

Questo vino è ottenuto solo ed esclusivamente da uve provenienti della varietà Moscato di Scanzo.
Le caratteristiche del vitigno Moscato di Scanzo sono le seguenti:
Colore Bacca: Nera
Foglia: media, quinquelobata e pentagonale.
Grappolo: medio, di forma allungata piramidale-conica, alato, piuttosto spargolo.
Acino: medio, di forma obovale
Buccia: molto pruinosa, consistente, di colore blu-nero.
Questo vitigno predilige terreni asciutti e ben esposti, preferibilmente collinari.
Il vino si presenta di un colore rosso rubino carico con riflessi aranciati, ambrati e granata con l’invecchiamento.
Il profumo è complesso e intenso, ma al tempo stesso delicato e armonico con note di rosa appassita, miele d’acacia, cannella, salvia sclarea e sottobosco.
Al palato si presenta morbido, vellutato e corposo, con un leggero retrogusto amarognolo che richiama alla mandorla.

PRODUZIONE

Tutte le operazioni di vinificazione, appassimento ed invecchiamento devono essere condotte all’interno del territorio di Scanzorosciate.
L’uva viene vendemmiata non prima del mese di ottobre. Le uve vengono poi collocate in locali ventilati per il processo di appassimento, per un periodo non inferiore ai 21 giorni e ad una temperatura che non supera i 15 gradi. le uve devono raggiungere un tenore zuccherino naturale minimo pari a 280 grammi su litro. Al termine del processo di appassimento, quando le uve soddisfano i requisiti, avviene la pigiatura, una fase produttiva molto delicata. La macerazione ha una durata massima di cinque giorni.Al termine di questa fase si procederà alla svinatura e al travaso. Il mosto viene poi collocato all’interno di appositi contenitori dove avviene la fermentazione. Seguono poi l’illimpidimento e l’ultimo travaso. L’invecchiamento minimo obbligatorio per il Moscato di Scanzo DOCG e di due anni. La resa massima delle uve in vino è stabilita al 30%, la produzione è percio molto bassa considerando la limitata estensione territoriale. Ma proprio queste caratteristiche determinano l’importanza e l’esclusività di questo vino.

Per saperne di più sul Moscato di Scanzo
Consorzio Tutela Moscato di Scanzo DOCG
Strada del Moscato di Scanzo e dei sapori scanzesi
Disciplinare di Produzione

A seguito un video del Consorzio di Tutela