Convenzionalmente diviso in età del rame, del bronzo e infine età del ferro, il periodo vede non solo l’introduzione e il perfezionamento della metallurgia applicata ai diversi metalli e loro leghe ma anche un susseguirsi e diversificarsi di culture, resa evidente dai reperti, in particolare dalle forme vascolari e dai riti funerari (inumazione, incinerazione) che documentano intensi scambi culturali con il mondo di oltralpe e con l’ntera pianura padana.
Al ricchissimo materiale archeologico che si riferisce al periodo e che è visibile nei diversi musei della regione, non solo nei capoluoghi ma anche nei piccoli musei locali, altrettanto interessanti (per esempio il museo di Gavardo presenta il calco di una piroga monossile della età del bronzo), fanno riscontro pochissimi siti archeologici attrezzati e visitabili.
Oltre al già citato Isolino Virginia si segnala, per la sua importanza, il Parco Archeologico del Forcello a Bagnolo San Vito, presso Mantova, dove è stato scavato ed è tuttora in corso di scavo un abitato etrusco del VI-V sec. a.C che testimonia gli scambi culturali che la regione aveva con il mondo etrusco e, da questo mediato, con il mondo greco.

eta metalli

Degno di visita (e di un pranzo all’aperto) è poi il pittoresco sito di Castellaro di Lagusello, nell’alto mantovano, con castello medioevale e piccolo lago morenico dove sono stati trovati resti di un abitato palafitticolo risalente all’età del bronzo. Il relativo materiale archeologico è esposto al museo di Cavriana.